Attenzione, l'eccesso di obliquità può portare all'orizzontalità.

Procedere con morigeratezza.


venerdì 11 giugno 2010

Facebook che palle

Cara Poison Ivy,
Creo questo luogo di obliqua espressione in reazione al deserto intellettivo, alla giungla di cazzate, al continuo festival dei luoghi comuni che è Facebook.
Vago nella mia pagina che mi informa in che classifica è arrivato tal dei tali in questo e quel giochino, che tale e talaltra persona sono nell’ennesima fase di autocommiserazione e quindi si sente in dovere di citare Renato Zero, che gli adolescenti ancora non hanno imparato a scrivere il “ch”, e che ci sono i mondiali in arrivo. E insomma, che palle, ma che palle soprattutto perché, come ti dicevo l’altroieri, vai lì e parli da sola. Trist!
In attesa di tuoi pensieri,
Tua
Ursa Minor

2 commenti:

  1. Cara Ursa,

    dopo lunghe traversie, eccomi. E' vero, facebook è pieno di vaccate varie, ma pensa che sto digitando in questo blog perchè la mail di facebook ti ha permesso di ragguagliarmi sugli strumenti! In generale, tendo ad essere più clemente verso facebook, perchè lo trovo molto illuminante. Hai presente il detto, te lo cito non letteralmente, "guarda nella spazzatura degli altri e capisci che tipo di persone sono"? Ecco, facebook è un pò quello.Vedi le abitudini di consumo degli altri. Vedi se tendono al biologico (senza minchiate additive, al naturale) o al globale (se tizio condivide un link allora devo condividerlo anche io), all'ogm (se la gente si finge quello che non è), o se riciclano (propongono link su canzoni, trasmissioni, cartoni del passato e gli ridanno nuova vita) o se fanno la raccolta differenziata (separano opportunamente il cazzeggio via link dal cazzeggio via status dai link seri, con una finalità sempre nel rispetto del buon senso, cazzeggio incluso). Così. Per questo a me Facebook bene o male piace, con tutti i suoi limiti.

    Tua Ivy

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  2. Cara Ivy, dici che oggi ero più "poison" di te?
    Hai ragione, è uno strumento utilissimo sia come mezzo di comunicazione, sia per la ricerca sociale. Per quanto riguarda quest'ultima, però, ho dovuto sospendere, perché ho nascosto più persone dalle notifiche di quante io ne veda in realtà, perché dicevo troppo spesso "oddio, ma che me ne frega?".
    Tua
    Ursa

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