Attenzione, l'eccesso di obliquità può portare all'orizzontalità.

Procedere con morigeratezza.


mercoledì 23 giugno 2010

Fantascientifici fondamentalisti

C'è una cosa che mi sta "qua" sull'ambiente della fantascienza.
Presumibilmente, chi ha la passione per questo genere è affascinato dalla ricerca di altri mondi, di realtà alternative, dalla possibilità di un "oltre" di cui non siamo consapevoli.
Eppure vedo continuamente, sul forum che sai, un atteggiamento veramente arido e fondamentalista nei confronti della fantasia applicata alla vita reale. Eppure dovrebbero saperlo che chi fa le vere scoperte sono le persone fantasiose. Guai a parlare di ufo, guai a parlare di qualsiasi cosa non sia scientificamente provato, non parliamo poi di come viene derisa qualsiasi teoria che considerano "complottistica" o alternativa. E pare essere complottistica qualsiasi cosa provenga da una fonte che loro non considerano ufficiale.
Ogni volta ci rimango un po' così.
E' un atteggiamento rigido e conformista che mi posso aspettare da un fondamentalista religioso. Mi chiedo come avrebbero reagito queste persone di fronte alla scoperta della sfericità della terra. Sarebbero stati lì a gridare al complotto e a deridere, chessò, Galileo? Secondo me gli avrebbero dato dell'invasato tutti in coro.
E' la religione della scienza. E io non sono religiosa.
Per me l'esperienza personale è valida quanto quella che loro chiamano scientifica. Io penso che gli scienziati stessi non escludano l'impossibile, altrimenti che cavolo la fanno a fare la ricerca? Potrebbero fare l'università, e poi dire "bene, questo esiste, quell'altro no, abbiamo fatto, arrivederci". Ma "noi" stiamo qui ad aspettare che lo scoprano loro, l'impossibile, e finché non lo fanno non esiste. Ma un'esperienza personale interiore ce l'avranno questi, diciamo, razionalisti-fondamentalisti? Ripeto: scienza come religione.
Poniamo che vedo un fantasma (cosa che non è mai accaduta che io sappia, ma poniamo). Quello mi viene lì, tutto trasparente, si presenta e mi fa: "Salve, io sono un fantasma, o spettro se preferisci, e mi chiedevo se ti potevo fare buh e spaventarti, che mi mancano solo tre punti a vincere la gara dello spavento ultraterreno". A quel punto me ne fregherà ben poco che la scienza dica che i fantasmi non esistono.
Non so se mi spiego.
E insomma, un po' d'apertura, accidenti. Molti scienziati ce l'hanno, è il popolo intellettuale-amatoriale che non ce l'ha, secondo me. Oppure si credono intellettuali ma sono solo dei nozionisti, accumulatori di informazioni che non sanno collegare dati.
Meno male che non abbiamo troppi utenti, sennò mi mettevano al rogo.
Baci
Ursa

1 commento:

  1. Cara Ursa,
    di questi tizi qui me ne sono capitati tanti e sono giunta alla seguente conclusione: compensazione.
    Compensano perchè sono perseguitati dallo spettro (per rimanere in tema) del "fanta-" della fantascienza, ovvero hanno il terrore che la fantascienza non venga presa in seria considerazione per via di quella parolina lì ( e in effetti in passato penso che fosse così) e compensano (s)cadendo nell'eccesso opposto. Si atteggiano a pseudoscienziati come se, come dici tu, la scienza stessa, fantascienza a parte, fosse basata solo sulla verifica data dal metodo scientifico e non sulla parte fondamentale che viene prima, cioè il pensare fuori dagli schemi. Oppure, dipende dalla persona vera e propria, che si "atteggia" per darsi un qualche tono, il che non mi stupirebbe. Ovunque mi giri, vedo persone che si atteggiano. Mah.
    Scappo, che a McCarthy è venuto il tunnel carpale.

    Ciao belllaaaaaaaaaaaaaa
    Tua, Ivy

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