Cara Ivy,
A volte mi sembra che la verità se ne stia in un angolo della testa, incapace di esprimersi sopra il baccano della suo riflesso distorto.
Ecco, me lo son ricordato, il pensiero profondo del dormiveglia di stamattina. Era un pensiero sul pensiero. Un meta-pensiero. Un po' autoreferenziale da parte sua, trovo. Se non hai capito un acca, cercherò di spiegartelo. Ma perché sprecare parole, se potresti aver già capito?
Baci
Ursa
PS: tra un po' se non ti sfoghi su qualcosa mi sembrerò egocentrica e mi stimerò meno.
Cara Ursa,
RispondiEliminami è chiaro che fosse un pensiero che rifletteva sul pensiero (e che quindi rifletteva il pensiero) ma esattamente che pensava di questo pensiero il pensiero che hai avuto? Poi sono stata colpita dalla parola "acca", mi sono incagliata lì, sul fatto che sia un'ingiustizia che nella parola "acca" non vi sia una "h", molto poco autoreferenziale da parte della "h", avremmo potuto parlare di meta-h e invece no, povera h. Dovevo però capirlo dal fatto che l'h è muta.
Bacini
Tua, Ivy